Incipit

“Coi tempi che corrono, già sposare una ragazza giovane e bella, sposarla bene, si intende, è un problema difficile da risolvere… ma sistemarne una di bellezza dubbia e che porta in dote solo le sue virtù, lo domando alle madre più intriganti, non è impresa diabolica?”.

E invece l’amore trionfa, aiutato dalla fortuna, in Mercadet l’affarista di Balzac, vedi il post precedente, e il protagonista saprà gioirne. Preparato per la figlia bruttina, Julie, un matrimonio di convenienza, viene sopraffatto positivamente dagli eventi, con il giovane Minard, che la ama tenacemente,  a ricevere le benevolenze del caso, la fortuna legata al “lontano” Godeau. Il suo avversario, de La Brive, promesso sposo a Julie, si rivela un falso ricco in cerca di una buona dote. Truffatore e Truffato (da Mercadet che è sull’orlo del disatro economico) dovrà, per calmare la ressa dei creditori, travestirsi da deus ex machina, appunto da quel Godeau…. che tutti aspettano….. La regia di queste trasformazioni e’ anora una volta di Mercadet, capace, per salvarsi, di aumentare il mito del Godeau che arriva…. verso o falso che sia…

Quelli tra Minard e Julie sono dialoghi bellissimi, dove la gioventù è capace di ribellarsi al gioco dell’economia. Pur comprendendone i meccanismi e la necessità, Minard che in un primo momento aveva accettato di lasciare il posto al rivale per il “bene” (economico) di Julie, ci ripensa e farà di tutto per sposarla. Al  De La Brivie, l’altro volto della gioventù, quella che imita il comportamento dei potenti, per arrivare al loro posto, Balzac mette in bocca frasi ancora attuali:

Oggi, per farvi sedere al tavolo del potere, non vi si chiede cosa potete fare di bene, ma cosa potete fare di male! Non si tratta di avere capacità, ma di far paura. Sono molto circospetti in politica per via dei tanti mucchi di panni sporchi che ci sono in tutti gli angoli, e che non c’è verso di pulire… Oh, io conosco alla perfezione la nostra epoca! Mangiando, giocando, indebitandomi ho fatto il mio corso di scienza politica; studiavo quei famosi angolini …… In ogni epoca, caro mio, ci sono parole che sono il lasciapassare delle ambizioni. Prima del 1789, ci si diceva economisti; nel 1805, si era liberali. Il partito del futuro si chiama sociale, forse perchè è asociale: in Francia bisogna guardare le parole a rovescio per capirne il vero significato.